Quando i bachi filano la seta italiana per il MoMA di New York…

Tra le opere di Neri Oxman, esposte al prestigioso Museo di Arte Moderna di New York, anche le installazioni realizzate a Padova con seta 100% italiana.


 

L’edificio più futuristico di New York, attualmente in mostra al MoMA, non è stato realizzato dagli umani. La struttura di Oxman ha lo scopo di dimostrare un nuovo approccio alla costruzione in cui gli umani interagiscono con i sistemi naturali. (J. Keats – www.media.mit.edu)

 

Il 22 febbraio si è svolta l’inaugurazione della mostra “Neri Oxman: Material Ecology”, alla quale hanno partecipato anche i partner italiani che hanno collaborato al progetto: la Dott.ssa Silvia Cappellozza e il Dott. Alessio Saviane del CREA di Padova e Davide Biasetto, in rappresentanza dell’Azienda Agricola Il Brolo di Teolo (PD), capofila del progetto Serinnovation.

Un’atmosfera elettrizzante li attendeva al Silk Pavilion II, la più imponente tra le installazioni dell’esposizione di Neri Oxman e del suo MIT Media Lab al MoMA di New York. Caloroso anche il benvenuto da parte della curatrice della mostra, l’italiana Paola Antonelli: autrice, editore, architetto, attualmente è curatrice senior del Dipartimento di Architettura e Design e direttrice di Ricerca e Sviluppo presso il MoMA di New York.

La mostra include sette importanti progetti che Neri Oxman ha creato nel corso di vent’anni di carriera. In estrema sintesi, Oxman e il suo team hanno aperto la strada alla realizzazione di prodotti industriali -e addirittura edifici- combinando arte, architettura, design, biologia, informatica e ingegneria dei materiali, generando nuovi processi di progettazione e produzione nel rispetto dei tempi, delle peculiarità e della “creatività” della natura.

Per le sue straordinarie caratteristiche, anche il baco da seta rientra in questa nuova filosofia di progettazione e creazione del mondo che ci circonda: partendo dalle foglie del gelso può arrivare addirittura ad essere “guidato” nella costruzione di installazioni artistiche e architettoniche.

Il primo Silk Pavilion risale al 2013, quando su una struttura primaria costituita da pannelli poligonali realizzati con fili di seta fissati da una macchina a controllo numerico, sono stati fatti filare dei bachi da seta, che hanno creato una struttura secondaria piana, con diverse densità, lavorando come una sorta di ‘stampante biologica’.

Inizia poi nel 2018 la collaborazione di Neri Oxman con il CREA di Padova, prima in occasione di una mostra di architettura alla Triennale di Milano e poi di una mostra del MoMA a New York: per questi progetti sono stati realizzati al Crea di Padova dei pannelli piani e un oggetto di forma cilindrica, propedeutici per la realizzazione del Silk Pavilion II (diametro 8m, che nelle foto si vede fissato tra soffitto e pavimento).
Per riuscire a portare a termine questi progetti è stato fondamentale poter contare sul supporto e le competenze specialistiche dei ricercatori del Crea di Padova, che oltre ad aver fornito un seme bachi di qualità e 100% italiano, hanno programmato e coordinato vari allevamenti nell’ambiente ampio, aerato e controllato messo a disposizione da Il Brolo.
Anche alcuni volenterosi studenti universitari hanno dato il loro contributo nelle fasi finali degli allevamenti, durante i quali sono state utilizzare le foglie del gelseto recentemente piantumato con nuove tecniche culturali (attività prevista nel progetto Serinnovation).

Grazie alla professionalità e alla capacità di adattamento del team americano, dell’azienda veronese che si è occupata dell’armatura motorizzata e dei partner padovani è stato possibile affrontare tutte le variabili intervenute work in progress e arrivare all’obiettivo finale del progetto: dimostrare che un’architettura ‘animale’ è possibile, ottenendo dei beni innovativi, usufruibili dall’uomo nel pieno rispetto della natura.

Completamente rapito dalle immagini dei bachi al lavoro nella campagna veneta e da questo grande padiglione (pavilion) bianco, sotto il quale qualche coppia si è scambiata un bacio di buon auspicio, il pubblico presente all’inaugurazione ha potuto vedere dal vivo il frutto di un lavoro che ha rappresentato per tutti una sfida sicuramente molto impegnativa, ma che ha portato davvero grandi soddisfazioni.

La trasferta oltreoceano si è conclusa con una visita ai laboratori di ricerca del MIT di Cambridge, area metropolitana di Boston (dove opera il team di Neri Oxman) e dell’Università Tufts, sempre a Boston, sede di progetti sperimentali ad alta tecnologia sugli utilizzi innovativi della seta, sotto la direzione del ricercatore italiano Fiorenzo Omenetto, tra i massimi esperti mondiali del settore (trait d’union tra Il Crea di Padova e Neri Oxman).

“Neri Oxman: Material Ecology” – The Museum of Modern Art (MoMA), New York
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Uno sguardo da vicino al Silk Pavilion II


SILK PAVILION II: la realizzazione

Mediated Matter Group © Tutti i diritti sono riservati


Approfondimenti

The Museum of Modern Art (MoMA)

Il MoMA di New York ha avuto una straordinaria importanza per lo sviluppo dell’arte moderna ed è stato spesso considerato il principale museo moderno del mondo. La collezione del museo propone infatti un’incomparabile visione d’insieme dell’arte moderna e contemporanea mondiale.

 


 

MIT – Massachusetts Institute of Technology

Il MIT (Istituto di Tecnologia del Massachussetts) è una delle più importanti Università di Ricerca del mondo, con sede a Cambridge (USA). La comunità del MIT è guidata da uno scopo condiviso: creare un mondo migliore attraverso l’istruzione, la ricerca e l’innovazione. L’Istituto si impegna a generare, diffondere e preservare la conoscenza e a lavorare con gli altri per portare questa conoscenza a far fronte alle grandi sfide del mondo. Il MIT Media Lab è un laboratorio di ricerca del MIT che, oltre alle classiche discipline accademiche, attinge dalla tecnologia, dai media, dalla scienza, dall’arte e dal design.


 

Neri Oxman

Designer e architetto americano-israeliano, professore di arti e scienze dei media presso il MIT Media Lab, dove ha fondato e diretto The Mediated Matter Group, conduce la ricerca di nuovi modi di interazione tra le tecnologie di produzione digitale e il mondo biologico. Attraverso il suo lavoro, Oxman ha aperto la strada non solo a nuove idee per materiali, oggetti, edifici e processi di costruzione, ma anche a strutture per collaborazioni interdisciplinari e interspecie.
Ha coniato il termine “ecologia materiale” per spiegare il suo processo di unione di scienza dei materiali, tecnologie di fabbricazione digitale e progettazione organica per produrre tecniche e oggetti informati dalla saggezza strutturale, sistemica ed estetica della natura. Scopri di più sui suoi straordinari progetti guardando la sua TED Conference:

Ted Conference di Neri Oxman – Marzo 2015

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Rassegna Stampa

collateral.al, 08/10/2021 – Le opere vive di Neri Oxman – Strutture biodegradabili e innovative come lo Silk Pavilion…

www.qbquantobasta.it, settembre 2020 – Quando i bachi da seta filano la seta italiana

IL POPOLO VENETO, 11/08/2020 – Quando i bachi filano la seta italiana per il MoMA di New York…

INDIRE – Ricerca per l’innovazione della scuola italiana, 29/03/2020 – La scienza del CREA incontra l’arte al MoMa di New York…

SKY ARTE, 08/03/2020 – Il design rivoluzionario di Neri Oxman al MoMA…

CREA, 24/02/2020 – Gelsibachicoltura: anche il CREA espone al MoMA…