Workshop “Liberiamo i talenti” presso Villa Zuppani – Sedico, località Pasa (BL)
Venerdì 2 luglio 2021 ore 9.00-13.00
Workshop organizzato nell’ambito delle progettualità “Il Veneto delle donne – Strumenti per la valorizzazione dei percorsi professionali e per la partecipazione al mercato del lavoro”, finanziate da Regione del Veneto. Numerose donne disoccupate delle province di Belluno, Treviso e Vicenza sono state coinvolte in percorsi di formazione e tirocini di reinserimento lavorativo, mentre giovani studentesse sono state protagoniste di percorsi di orientamento vocazionale e auto imprenditoriale.
L’evento, organizzato da Metalogos (Organismo di formazione accreditato dalla Regione del Veneto) con la collaborazione di Sezione di Belluno di FIDAPA Distretto Nord-Est, Cantiere della Provvidenza e con la partecipazione del CREA di Padova, Serinnovation e Cantiere Verde, si è svolto all’interno dell’edificio che un tempo era la Stazione Bacologica di Pasa, quindi un luogo legato alla tradizione serica della Valbelluna.
Il tema centrale dell’attività è infatti la valorizzazione dell’attività di gelsibachicoltura nel bellunese, con l’obiettivo principale di creare nuove opportunità occupazionali e di crescita per il territorio.
Il Workshop è stato anche un momento conclusivo di approfondimento e di diffusione nel territorio della cultura dell’allevamento del baco da seta.
Nel pomeriggio si è inoltre svolto l’incontro conclusivo previsto nell’ambito del Corso sulla Gelsibachicoltura organizzato da FIDAPA Belluno in collaborazione con CREA di Padova, Cantiere della Provvidenza e Cantiere Verde, con dimostrazioni pratiche di trattura della seta.
WORKSHOP: PROGRAMMA E INTERVENTI
- Corso sulla bachicoltura: interventi tecnici e valutazioni.
- In collegamento dalla provincia di Catanzaro, le rappresentanti dell’Associazione “Spazio Donne” di Cortale e Domenico Vivino per la Cooperativa Nido di Seta di San Floro hanno raccontato le attività e i progetti in corso per la ripartenza della filiera della seta calabrese, dall’allevamento del baco da seta con il supporto del CREA di Padova alla creazione di manufatti artigianali realizzati con seta 100% locale e colorati con pigmenti naturali. Esempi virtuosi di valorizzazione di territori rurali che stanno facendo rivivere la propria tradizione serica.
L’Associazione “Spazio Donne” è promotrice, assieme all’Amministrazione Comune, di una serie di attività ed eventi finalizzati alla ripartenza della gelsibachicoltura nel territorio di Cortale, tra cui una conferenza pubblica in cui è stato presentato il progetto Serinnovation – con le sue caratteristiche di replicabilità in altre Regioni – e una recente manifestazione per il coinvolgimento di nuovi allevatori. Riscoprire e trasmettere alle nuove generazioni le antiche tecniche tradizionali di lavorazione della seta, in particolare l’arte del ricamo, sta permettendo di allargare gli orizzonti e intravedere nuove prospettive di sviluppo per il territorio.
Nido di Seta invece, oltre alle attività di gelsibachicoltura e artigianato (abbigliamento e tessuti, accessori e gioielli, arredo casa, prodotti per la cosmesi e il benessere, confetture bio e gelati con more di gelso), propone anche attività formative, visite didattiche per le scuole, escursioni ecoesperienziali che includono anche il Museo della Seta di San Floro. Un ecoturismo ‘lento’ che è particolarmente apprezzato dai turisti stranieri per esclusività ed unicità e che permette delle significative ricadute economiche nell’intera area. Molto interessanti, ai fini dei risultati del progetto Serinnovation nell’ambito delle attività dimostrative svolte presso Cantiere Verde, le considerazioni di Domenico Vivino sulla qualità del seme bachi fornito dal CREA di Padova, proveniente proprio dalla Valbelluna: dai dati rilevati durante la campagna bacologica recentemente completata presso Nido di Seta si è infatti riscontrata una mortalità quasi inesistente, fattore che ha determinato una resa ottimale in termini di bozzoli prodotti, addirittura maggiore rispetto alle annualità precedenti. - Tiziana Martire – Presidente F.I.D.A.P.A. Sez. di Belluno e Cantiere della Provvidenza: “L’innovazione vera è fatta dalle persone e dal sistema con cui si portano avanti le cose. Le nostre attività, sostenibili a livello ambientale e attente alle categorie più fragili, sono utili sia umanamente che al territorio“.
- Angelo Paganin – Presidente Cantiere Verde, che ha presentato tutte le attività della Cooperativa Sociale Cantiere della Provvidenza e di Cantiere Verde, prima azienda agricola benefit della provincia di Belluno, con particolari approfondimenti sull’esperienza acquisita nel campo della gelsibachicoltura, che non è solo Seta: “In questa filiera si ragiona in termini di Economia Circolare: innanzitutto delle persone che vengono solitamente considerate “scarti” della società qui possono trovare una dimensione lavorativa dignitosa che tiene conto dei loro ritmi ‘lenti’ e del valore aggiunto portato dai loro talenti. Inoltre abbiamo la possibilità di partecipare a vari tipi di progetti, tra cui Serinnovation – che riguarda l’innovazione in ambito agricolo – e il progetto Silk Plus, che rivaluta i sottoprodotti della filiera serica nel campo cosmetico e alimentare, in collaborazione con il CREA di Padova e alcune realtà imprenditoriali venete molto importanti. […] Considerando il nostro contesto ambientale, abbiamo deciso di specializzarci nella produzione di seme bachi e, grazie al supporto del CREA di Padova, stiamo affinando le nostre competenze lavorando con un approccio scientifico. Non dimentichiamo che qui in Valbelluna operiamo in ambito bio certificato ed è possibile sostenere un rigido sistema di tracciabilità, condizioni fondamentali per poter mettere nel mercato determinati prodotti”.
- Silvia Cappellozza – Responsabile Laboratorio Gelsibachicoltura di Padova del CREA Agricoltura e Ambiente, che ha illustrato le caratteristiche che rendono il bellunese un ambiente ideale per l’attività di gelsibachicoltura, evidenziando in particolare le possibilità di sviluppo di questo settore a livello mondiale: “Considerando le caratteristiche del territorio, l’agricoltura nel bellunese non può essere fatta in modo intensivo, bensì collegando operatori di vari settori: servizi, artigianato, turismo e istituzioni culturali locali per la promozione territoriale, facendola diventare un volano del paesaggio e delle produzioni di eccellenza, come alcune razze autoctone. Questo lo vorremmo fare anche con il baco. […] In termini di vocazione turistica, la gelsibachicoltura è una attività agricola che, essendo legata alla tradizione, può suscitare un tale fascino da generare interessanti movimenti. Tuttavia non è pensabile attivare nel bellunese una filiera completa: beneficiando di un ambiente incontaminato, l’intuizione giusta che abbiamo avuto con il progetto Serinnovation è stata quella di specializzarsi nella produzione di seme bachi“.
Il CREA si occupa di conservare circa 200 razze di baco da seta e di fare il primo incrocio cinese/giapponese. L’obiettivo è quello di avere un centro che possa allevare le prime due età larvali, che sono le più delicate, per poi distribuire i bachi agli altri allevatori della Valbelluna che li alleveranno fino alla V età. Al centro di allevamento verranno poi consegnati i bozzoli e lì ci si occuperà delle fasi finali, ad alto valore aggiunto e tecnologico: l’accoppiamento delle farfalle, la deposizione delle uova e la selezione del seme bachi. “Quello prodotto nella piccola provincia di Belluno sta ottenendo ottimi risultati sia in Italia che all’estero (Stati Uniti, Tunisia, Francia, Svizzera, Grecia, Portogallo, Spagna). Un aspetto fondamentale è il fatto che riusciamo a rispondere alle esigenze dei piccoli produttori e che viene fornito un servizio su misura, coprendo una domanda che altre nazioni non riescono a soddisfare, anche con consegna differenziata per stagionalità in base alle esigenze del richiedente”.
L’approccio giusto è quello dell’Economia Circolare, perché permette di destinare tutti i prodotti della filiera a diversi settori merceologici e di essere flessibili in base alle richieste del mercato dando il massimo del valore aggiunto agli agricoltori: “Già attualmente la domanda da parte di vari settori merceologici è molto maggiore rispetto all’offerta ed è destinata ad aumentare ancora. Questo perché siamo gli unici in Europa a poter offrire questa qualità, adatte a tutto l’ambiente mediterraneo ma anche all’Europa continentale, oltre al fatto che dopo l’approvazione europea per il consumo umano di insetti ora il baco verrà utilizzato per finalità alimentari. E’ per questo che, considerate le possibilità di espansione, vale pena sostenere la specializzazione della filiera serica bellunese anche tramite aiuti regionali, nazionali ed europei“.
Oltre all’apertura verso il settore dei novel food, di cui si coglie già il fermento, piuttosto che le applicazioni nell’ambito della conservazione di alimenti deperibili, la bachicoltura declinata in maniera moderna deve tener conto di tutti gli altri attori che si stanno affacciando nel panorama di utilizzo dei prodotti della filiera della seta. Grazie alle caratteristiche e alle qualità proprie delle proteine che la compongono (fibroina e sericina), numerose startup sia in Italia che all’estero stanno infatti utilizzando la seta in ambito farmaceutico e medicale per realizzare bypass vascolari, lenti a contatto, inchiostri integrati su tessuti che registrano lo stato di salute del corpo, sistemi di rilascio graduale di farmaci, prodotti per la cosmesi e il benessere. Ambiziose e sorprendenti le progettualità dell’americana Vaxess, che si sta specializzando nella realizzazione di dispositivi stabilizzanti composti da un substrato di fibroina, in cui i vaccini possono essere trasportati e somministrati a temperatura ambiente.
Hanno partecipato all’evento, presentato dal Presidente di Metalogos Michele Dal Farra, anche:
- Albert Nikolla – Viceministro albanese alla sanità e protezione sociale, interessato anche all’agricoltura sociale, ottimista sulla possibilità di una rete di collaborazione tra Veneto o Albania anche sul fronte della gelsibachicoltura.
- I rappresentanti di Confagricoltura Belluno, Coldiretti Belluno e CIA Belluno.
- Il Presidente Roberto Padrin e il Consigliere Walter Cibien della Provincia di Belluno.
- Alessio Saviane del CREA di Padova e Luciano Cappellozza, ultimo direttore della Stazione Bacologica di Padova, oggi Laboratorio di Gelsibachicoltura del CREA Agricoltura Ambiente.
La pausa caffè nella corte di Villa Zuppani è stata allestita a cura di Cantiere del Gusto, attività ristorativa di Cantiere della Provvidenza impegnata nel progetto regionale Silk Plus.