Padova, il ritorno degli allevamenti di bachi da seta: nuove applicazioni in medicina
Una rete di imprenditori agricoli sta riportando in auge un’attività che è parte del passato dell’economia veneta e che oggi offre nuove potenzialità in ambito scientifico.
Cinquemila bachi da seta, negli spazi di un mulino del 1530 a Massanzago, in Provincia di Padova. Il camino acceso, le finestre aperte: temperatura e umidità al punto giusto per permettere ai piccoli tessitori di portare a termine il lavoro. Ogni bozzolo un prodotto prezioso.
La filiera
Lino Bernardo, 70 anni, guida la rete di imprese agricole venete impegnate per una filiera della bachicoltura serica tutta italiana.
Dalla coltivazione del gelso, alimento principale per questa forma di allevamento, alla catalogazione delle specie di baco, circa duecento.
Nuova frontiera
Una attività con un potenziale da esplorare e nuove applicazioni in ambito medico. Tecnologie e nuove competenze per guardare al futuro, come testimonia l’interesse di molti giovani imprenditori agricoli.
Intervistati: Lino Bernardo, allevatore bachi da seta, Giorgia Pattaro e Gabriele Trevisan, imprenditori agricoli.