Conferenza in Calabria con Silvia Cappellozza del CREA di Padova

CONFERENZA

Venerdì 10 luglio 2020 – ore 18:00
Palazzo Cefaly–De Rinaldis – Cortale (CZ)

Evento organizzato nell’ambito dei progetti:
Itinerari culturali del Consiglio d’Europa (Comunità Europea)
La via europea della Seta: obiettivi e concetto (Città di Venezia)


L’Amministrazione comunale di Cortale (CZ), in collaborazione con le Associazioni “Spazio Donne” e “Centro Studi Memorandum”, ha organizzato su stimolo di Silvia Cappellozza (ricercatrice del CREA – Centro Agricoltura e Ambiente, laboratorio di gelsibachicoltura di Padova) e sotto l’egida del Consiglio d’Europa una conferenza preparatoria per l’adesione all’Itinerario europeo “Via della Seta” di quelle realtà maggiormente coinvolte nella sericoltura in Calabria.
I Comuni di Cortale, San Floro e Borgia rappresentano il cosiddetto “triangolo della seta”, che produceva e processava la seta, poi inviata nella città di Catanzaro, fino a tutto l’800. La seta arrivò in questo territorio attorno all’anno 1000, per introduzione araba e/o bizantina, continuando poi a prosperare raggiungendo vette artistiche nella realizzazione di alcuni manufatti, ma rimanendo una tradizione domestica, in cui tutte le fasi erano svolte da ciascun nucleo familiare, e spesso coperte da segreti e tecniche sviluppate individualmente a livello completamente artigianale. Caratteristica delle donne del “triangolo” l’utilizzo sapiente di fuso e filatoio, gli scialli in seta, fibra spesso utilizzata con altre di derivazione locale (come il lino e la ginestra), l’abitudine alla tessitura e al ricamo, come mezzi soprattutto per la preparazione della preziosa “dote”.
La seta di Cortale può fregiarsi anche della Denominazione comunale di origine “De.co”, ovvero un “marchio privato ad uso collettivo”, che appartiene al Comune, ma che può essere concesso a privati che rispettino un determinato disciplinare e aderiscano al regolamento comunale per la gestione del marchio. In questo incantevole borgo, di cui sono evidenti delle straordinarie potenzialità per uno sviluppo turistico sostenibile, il marchio ricopre anche la produzione locale di prodotti tipici.

Date tutte queste premesse, e prendendo spunto dall’organizzazione di un Corso di formazione per la bachicoltura, ideato e fortemente voluto dalla cooperativa “Nido di Seta” a San Floro, altro importante presidio per il mantenimento dell’attività sericola sul territorio, la didattica e la creazione di alcune innovazioni di prodotto, si è ritenuto utile dare un segnale importante. La conferenza ha sottolineato che queste attività, ancora isolate fra loro, possono essere unite in un network che a sua volta tragga e apporti linfa vitale al progetto di una “Via della Seta Europea”.

Nonostante le limitazioni imposte dalla situazione Covid-19, la conferenza ha visto una nutrita partecipazione della cittadinanza, oltre che di importanti attori del territorio, a sottolineare il gradimento dell’iniziativa e il fatto che l’attività sericola sia fortemente sentita come opportunità di sviluppo a tutti i livelli della vita istituzionale calabrese.

Oltre al sindaco Francesco Scalfaro, che ha portato i saluti istituzionali e la forte volontà del comune di valorizzare la tradizione legata alla seta, sono intervenuti:

  • Silvia Cappellozza
    responsabile del laboratorio di gelsibachicoltura di Padova del CREA-AA – Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria
  • Francesco Cufari
    Divulgatore ARSAC, Presidente Federazione degli Ordini dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Calabria
  • Antonio di Leo
    Divulgatore ARSAC, Direttore CSD di Mirto (CS)
  • Saverio Filippelli
    Divulgatore ARSAC, Direttore CDS di Acri (CS)
  • Marziale Battaglia
    Presidente GAL Serre Calabresi

I divulgatori ARSAC hanno ricordato l’annoso lavoro compiuto per il sostegno della bachicoltura calabrese, la loro attività nella divulgazione e l’assistenza tecnica sempre fornita, oltre alle dotazioni logistiche/strumentali e l’esistenza di un gelseto nel CDS di Mirto, che sarà a breve rinnovato e anche arricchito con un campo di collezione varietale.
Hanno inoltre dichiarato tutta la loro adesione, disponibilità e sostegno per un’eventuale partenza della Via della Seta europea. Nell’ambito di questo itinerario, potrebbero dare sostegno alla fase dell’allevamento diffuso nelle comunità del triangolo della seta, mentre per quella di tintura e tessitura potrebbero essere utili le competenze del CDS di Lamezia Terme.

Il dott. Cufari ha inserito la gelsibachicoltura e l’attività sericola nel contesto delle possibilità di sviluppo agricolo offerte dai PSR regionali e altri interventi simili e ha sottolineato l’importanza di legare quest’attività allo sviluppo turistico sostenibile, come proposto dal progetto, manifestando l’interesse della Federazione per l’iniziativa.

Il dott. Marziale ha poi manifestato l’interesse del GAL per quest’iniziativa e per i progetti legati alla realtà dell’allevamento del baco e del gelso, ricordando anche il lavoro del GAL in progetti simili e nella programmazione di interventi finalizzati a sviluppare il territorio e a dare occupazione, specialmente ai giovani.

La dott.ssa Cappellozza ha brevemente spiegato il contesto da cui è nato il progetto della Via europea della Seta, le finalità e il lavoro preparatorio già compiuto dal Consiglio d’Europa e Comune di Venezia in collaborazione anche con il CREA e soprattutto quello che si è già realizzato come network in Veneto.

> VEDI “Un itinerario della Seta che parte dal Veneto e punta all’Europa” 

Dopo gli interventi e le domande da parte del pubblico, il sindaco e le autorità presenti hanno manifestato la volontà di dare luogo appena possibile a una nuova conferenza, aperta ad ancora un maggior numero di entità interessate al progetto.
Al termine della conferenza si è visitata la mostra realizzata dalle Associazioni “Spazio Donne” e “Centro Studi Memorandum”, dove erano posti in esposizione pregevoli manufatti serici di interesse storico e si svolgeva una dimostrazione di filatura con fuso sapientemente compiuta dalla sig.ra Maria Saraceno.

In occasione della trasferta a Cortale, Silvia Cappellozza ha visitato i laboratori che ospitano le attività dell’Associazione “Spazio Donna” e ha assistito alle prove di trattura artigianale a casa di Teresa Notaro, con la partecipazione della mamma Maria Saraceno.


Conferenza presso Palazzo Cefaly-De Rinaldis


La trattura artigianale della seta a Cortale (CZ)


La LOCANDINA dell’evento

Per ulteriori informazioni: Comune di Cortale (CZ) – Tel. 0968 76820


 

11-12 luglio: CORSO gelsibachicoltura in Calabria presso il Nido di Seta

Corso realizzato in collaborazione con il CREA-AA di Padova

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