

Le uova di baco da seta: un’eccellenza tutta italiana.
Quando si parla dell’allevamento del baco da seta, si pensa generalmente alle ultime fasi, quando le larve bianche divorano voracemente le foglie di gelso e poi iniziano la creazione dei bozzoli.
Di quello che succede prima, si conosce ben poco. Approfittiamo quindi della campagna bacologica attualmente in corso per fare una sintesi di tutte le attività e le competenze da mettere in campo, partendo appunto dalle uova di baco da seta.
Il Crea di Padova possiede una comprovata tecnologia per la produzione di uova, che servono per mantenere e conservare il più grande patrimonio genetico in Europa delle razze di baco da seta e per fornire agli allevatori la “materia prima” da cui inizia la filiera serica. Le uova prodotte a Padova sono richieste sia in Italia che all’estero, in quanto certificate sia per qualità che per sanità (quindi prive di malattie ereditarie), caratteristiche essenziali per portare avanti con successo gli allevamenti.
Rispettando un rigoroso programma, in previsione delle campagne bacologiche, i Ricercatori del Crea fanno incrociare tra loro farfalle di linee pure, fino ad ottenere -dopo un lavoro di due anni- delle uova poliibride che vengono mantenute in frigorifero fino al momento di farle schiudere alle adeguate temperature.
Ecco alcune immagini dei procedimenti di sgranatura, disinfezione, asciugatura, conteggio grammo e confezionamento delle uova:
A primavera, le uova vengono estratte dal frigorifero e confezionate in scatoline con struttura in legno, coperte da garza: è il telaino seme bachi, unità di misura internazionale delle uova del baco da seta, contenente circa 20.000 uova.
Durante le prime età larvali, è necessario sminuzzare le foglie in dimensioni adeguate alle dimensioni dei bachi. Solitamente gli allevatori prendono in carico i bachi quando sono già arrivati alla terza età larvale, dopo che il Crea di Padova se ne è occupato per le prime settimane, periodo in cui sono particolarmente piccoli e fragili e hanno bisogno di specifiche attenzioni.
Come previsto dalle attività dimostrative di Serinnovation, alcuni dei partner di progetto si stanno occupano dell’allevamento fin dalla prima età larvale, gestendo tutti gli aspetti indispensabili per le prime delicatissime fasi dell’allevamento: la gestione di foglie e rami, il controllo delle mute, la pulizia continua dei letti di allevamento, il continuo spostamento in superfici sempre più spaziose, il mantenimento costante di temperatura e umidità, la protezione da possibili predatori (es. formiche).
Da quest’anno, Il Brolo sta gestendo l’allevamento primaverile delle prime età larvali per gli agricoltori veneti, in maniera centralizzata, mentre il Cantiere Verde sta producendo quota parte delle uova destinate agli allevatori.
Di seguito alcune immagini della preparazione dei telaini al Crea di Padova, delle prime foglie somministrate ai bacolini appena nati, del trasferimento presso Il Brolo e del “pasto serale” del secondo giorno della prima età:
Campagna bacologica: dai bachi da seta ai bozzoli
L’esperienza dell’allevamento centralizzato fin dalle prime età larvali…